Il riordino del gioco fisico, previsto nella delega fiscale approvata lo scorso agosto, slitterà all’inizio del 2025, dopo l’approvazione della legge di Bilancio, confermando le ipotesi di proroga onerosa per tutte le concessioni dei giochi in scadenza il 31 dicembre 2024: Awp e Vlt, scommesse e bingo.
In attesa del riordino del settore, ripercorriamo l’iter di approvazione della delega fiscale, che ha visto tra i soggetti auditi EGP – FIPE CONFCOMMERCIO, presieduta da Emmanuele Cangianelli.
Nella memoria deposita presso la VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati, l’Associazione analizza la situazione attuale, alla luce anche degli effetti del periodo COVID, ed evidenzia la necessità di: garantire un’equilibrata distribuzione dell’offerta tra punti cosiddetti specializzati e punti generalisti e di rafforzare i parametri di sicurezza e controllo nei punti vendita con la maggiore responsabilizzazione degli esercenti e con la delimitazione puntuale degli spazi di gioco negli esercizi c.d. generalisti; valorizzare, nell’ottica della partecipazione alle prossime gare pubbliche, dimensioni e avviamenti delle reti oggi esistenti per ciascun prodotto (dopo le riduzioni quantitative degli ultimi anni), mantenendo la domanda in un perimetro controllato e distribuito, suddiviso secondo tale domanda tra luoghi dedicati al gioco e luoghi “generalisti; superare la cosiddetta Questione Territoriale che ad oggi anche per il Consiglio di Stato (con pareri inviati al Mef del 2019) impedisce di fare le gare per le concessioni in scadenza; intervenire sulla regolamentazione, giuridica e tecnologica, dei sistemi di autoesclusione da tutti i prodotti di gioco anche nei punti vendita, integrandoli con quelli del gioco a distanza, a partire dalle sale specializzate,
e regolamentare l’offerta gestita da remoto per gli apparecchi c.d. AWP rendendo con sistemi digitali più efficace anche il processo autorizzatorio e di verifica, da effettuarsi necessariamente su prototipi di apparecchi o terminali per ragioni di semplificazione amministrativa e sostegno ai produttori autorizzati.
L’Associazione pone l’accento anche su alcune integrazioni necessarie in merito alla formulazione di obiettivi di razionalizzazione dell’offerta nei punti vendita, sulla regolamentazione dei sistemi di pagamento utilizzati nei punti vendita per il gioco online, superando così le problematiche esistenti in materia, e sulla necessità di definire la digitalizzazione del gioco del bingo in sala e delle ricevute dei giochi, in coerenza con la crescente alfabetizzazione informatica del Paese.
L’Associazione, poi, ritiene opportuno portare a compimento il Registro Unico degli Operatori e definire, a livello nazionale, i programmi di formazione degli operatori alla prevenzione delle dipendenze.
In materia fiscale, si suggerisce di valutare l’evoluzione delle basi imponibili per gli apparecchi ed il bingo dalla raccolta al “margine” (differenza tra somme giocate e somme restituite in vincita), garantendo in tal modo il recupero di competitività dei payout (percentuali di restituzioni in vincita) ed il contemporaneo supporto al contrasto alle offerte illegali.
Infine, l’Associazione sollecita una più puntuale attenzione alla materia della concorrenza, trattandosi evidentemente di un mercato che – dal lato dell’offerta – si rivolge al medesimo pubblico indipendentemente dai prodotti e dai canali distributivi.